Portfolio
Portfolio Restauro
Adeguamento barriere architettoniche del complesso monumentale degli Horti Sallustiani a Roma
Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva completa (opere edili, strutturali ed impianti), responsabile dei lavori e collaudo tecnico-amministrativo per l'adeguamento per l'accessibilità del pubblico diversamente abile del complesso delle Terme Sallustiane e dell'Aula Adrianea situate nel I Municipio di Roma - Piazza Sallustio 21
Importo dei lavori: € 615.000,00
Il complesso, con la grande Aula ed i suoi annessi, è situato a circa quindicimetri sotto l’attuale piazza ed è completamente nascosto alla vista dagli edifici moderni sovrastanti, rivelando tutta la sua imponenza soltanto al visitatore che si accinge a discendere la lunga rampa che, dalla strada moderna, lo porterà al livello della città antica.
L'intenzione dell’attuale proprietà è stata quella di favorire la visibilità e la godibilità pubblica del complesso, reinserendolo nella vita culturale della città, riservando alla grande Aula una funzione di auditorio; in tale prospettiva è stato fondamentale donargli quell’accessibilità che era garantita con una ripida e tortuosa scalinata
Il nuovo progetto prevede l’adozione di un sistema misto per il superamento del dislivello, ovvero un percorso a rampe e pianerottoli lungo l’area verde che degrada a fianco della gradonata esistente, per il raggiungimento di quota -5,50 dal piano della piazza ed un ascensore in vano corsa rivestito in acciaio Corten che copre il dislivello residuo
Un sistema di pianerottoli lungo la rampa favorisce la visione panoramica del sito,agevolando la comprensione della sua struttura morfologica edilizia e paesaggistica. Le sedute integrate con le aiuole, permettono ai visitatori di interrompere il percorso e di riposarsi.
I vuoti fra rampe e pianerottoli sono chiusi da “pareti verdi” costituite da supporti grigliati inclinati tappezzati di piante rampicanti che ripropongono i “tappeti verdi” esistenti sui muri storici del sito.
Il vano ascensore esterno collega il piano di accesso all’Aula Adrianea con la parte terminale della rampa inclinata posizionato a quota -5.50 m. La parte fuori terra si presenta come un volume rivestito di pannelli rettangolari, modulari, pre-forati, in acciaio pre-ossidato Corten, con copertura a tetto verde e ricoperto da vegetazione ricadente.
Questa architettura marca la differenza tra antico e contemporaneo, attraverso l’utilizzo di un materiale leggero, le cui cromie ed effetti superficiali sono la rappresentazione tangibile dello scorrere del tempo sui materiali, in accostamento alla consistenza materica della vicina Aula Adrianea.
Le forature progressive della superficie dei moduli delle lastre di acciaio, conferiscono un carattere vibrante di leggerezza, grazie all’interazione della luce solare che filtra nella profondità del sito archeologico e contrasta con le ampie pareti in ombra ricoperte di vegetazione.
La struttura di base interrata è costituita da un volume scatolare in cemento armato, dal quale si sviluppa il passaggio verso l’esterno e l’Aula Adrianea. Le pareti interne del passaggio sono realizzate in cemento armato con finitura a vista modellata mediante matrici architettoniche in polistirene a disegno.
L’uscita del passaggio è corredata di un cancello in ferro realizzato con forme cruciformi e finiture di colore nero analoghe a quelle adottate per le finestre e la porta a vetri del vestibolo dell'aula Adrianea, realizzate nel restauro moderno del 1998, ispirate a loro volta a soluzioni adottate in altri monumenti, come nelle Terme di Diocleziano
Per favorire l’orientamento delle persone con deficit visivo si ricreerà un percorso attraverso segnaletica LOGES, mappe tattili su bacheche e targhe tattili sui mancorrenti continui lungo la rampa.
E'stato eseguito uno studio approfondito sulla salvaguardia del platano secolare vicino al quale sorgerà il nuovo ascensore, durante tutte le fasi di cantierizzazione dell'opera mediante l'utilizzo di tiranti di contenimento e opere di potatura selettive.
I dislivelli tra le diverse rampe e pianerottoli sono colmati a livello visivo con elementi verticali costituiti da grigliati in acciaio preverniciato ad effetto ferromicaceo di colore marrone scuro che servono da supporto alle piante rampicanti di Hedera hibernica messe a dimora lungo la rampa ed irrigate automaticamente da impianti ad ala goggilante
Il progetto degli interventi a verde trae ispirazione dalle numerose peculiarità del luogo, infatti la stessa Hedera hibernica verrà utilizzata con funzione tappezzante su quei terrapieni che andranno a colmare i dislivelli tra le rampe e in tutte quelle aree residuali di non facile accesso, ove si dovrà prediligere una copertura verde di più semplice manutenzione rispetto alla sistemazione a prato.
La componente arbustiva dell aiuole, sarà costituita dalla forma compatta del Pittosporum tobira ‘Nanum’ e alberelli di Ligustrum lucidum a ricordare la sistemazione a verde dello stato di fatto. Questi verranno piantati direttamente su terrapieno per consentire un migliore attecchimento, accrescimento e sviluppo dell'apparato radicale.
L'area ricoperta dalla rampa occupa in proiezione in pianta circa 170 mq dei 210 mq precedenti di giardino terrazzato. L'area coperta da vegetazione viene recuperata quasi totalmente lungo le pareti verticali grigliate e ricoperte da Hedera hibernica rampicante che dal piano del terreno inclinato si sviluppa fino ai cordoli della rampa.
Il consumo di suolo e la sua conseguente impermeabilizzazione, è circoscritta alle sole opere strutturali di fondazione della rampa sopraelevata e dell’ascensore, che interessano un’impronta limitatissima dell’intera superficie permeabile, pari a circa 17 mq rispetto ai 480 mq totali, ovvero il 3,5 %.
IL PROGETTO IN CIFRE
615.000importo complessivo delle opere
1890 anno di realizzazione presunta dell'attuale scalinata di accesso
15 mil dislivello fra l'Aula di epoca Romana Adrianea e la Piazza Sallustio